Cos'è
Ludovico Ariosto fu, governatore della Garfagnana, a ricordarcelo ci pensano David Riondino e Dario Vergassola.
I poemi cavallereschi sono avvincenti come romanzi d’avventura, resi veloci dai versi, perfetti per essere detti a voce alta. David Riondino, ironico cantastorie e verseggiatore all’improvviso, accanto al suo scudiero Dario Vergassola, percorre antichi poemi scegliendo i passaggi dedicati alla luna.
Si comincia da molto lontano, da ben prima dei poemi cavallereschi, si parte dal viaggio sulla luna immaginato da Luciano di Samosata nella sua Storia Vera.
Si prosegue con i Romanzi Cortesi di Chretien de Troyes per arrivare all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, al viaggio di Astolfo sulla Luna in cerca del senno perduto del cavaliere Orlando. Astolfo per aiutare il paladino compie un viaggio memorabile: in sella all’ippogrifo raggiunge la Luna, dove si raccoglie tutto ciò che si è perduto sulla terra, e tra tante ampolle trova quella che conserva il senno di Orlando.
Uno spettacolo che coniuga momenti colti con momenti comici, divertenti e sorprendenti. Nei poemi cavallereschi la fantasia, l’elemento fantastico, gioca un ruolo importante: e allora può accadere di tutto, persino che i protagonisti arrivino sulla luna.
“Incontri, eros, inseguimenti: dopo la Divina Commedia, Orlando Furioso è, con ogni probabilità, l’opera più famosa dell’immaginario italiano – spiega David Riondino – … Le prime fantasie dell’uomo sulla luna sono di Luciano di Samosata, una nave che nel pieno di una tempesta viene lanciata fin su ‘una terra vasta come un’isola, splendente e sferica e illuminata da una grande luce”, la luna, appunto. E lì partecipano a una grande guerra combattuta con vegetali giganteschi al posto delle armi”.
Classici e comicità, come si fa? “Beh, sono opere già abbastanza comiche – chiarisce Riondino – basti pensare che l’autore esordisce dicendo ‘tutto quello che sto per raccontarvi è falso’. Sono storie che si raccontavano a corte, come quella degli Estensi”.
E Vergassola? “Io faccio il pierino della situazione, un po’ come quelli che in classe siedono all’ultimo banco, solo che mi danno anche il microfono”.
Progetto e regia di Sergio Maifredi per Teatro Pubblico Ligure, direttore di produzione Lucia Lombardo.